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Leland Purvis (Illustrator), Jay Hosler (Illustrator), Roger Langridge (Illustrator), Steve Leialoha (Illustrator), Linda Medley (Illustrator), Jeff Parker (Illustrator), Leland Purvis (Letterer), Jim Ottaviani (Writer)
March 2013
ISBN-10 : 885180222X ISBN-13 : 978-8851802226
Italian
336
black&white
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Release imported from Comicogs free Database dump
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Tutti hanno sentito parlare, ai tempi della scuola, dell'atomo di Bohr. Ma pochi sanno che, durante la guerra, il suo inventore rischiò la vita traversando la Manica nascosto nel vano bombe di un aereo. Questo fumetto dimostra come la vita di un fisico teorico possa essere parecchio movimentata, soprattutto se quel fisico è il danese Niels Bohr: non solo il padre della meccanica quantistica, ma una tra le figure più importanti del XX secolo. Aiutò Fermi a scappare dall'Italia, tanto i nazisti quanto i sovietici volevano rapirlo, Churchill lo considerava l'uomo più pericoloso nel gruppo che costruì la bomba atomica. Lo si potrà vedere battagliare con quel cocciuto di Einstein, alle prese con quell'impertinente di Heisenberg e quel maleducato di Pauli. Avrete le vertigini - perché non si può parlare di meccanica quantistica senza averle - ma vi farete anche un sacco di risate: dopo tutto, lo "spirito di Copenaghen" era anche questo. Prefazione di Fabio Toscano.
Jim Ottaviani, ingegnere nucleare di formazione, ha lavorato come programmatore, caddy di golf, bibliotecario e, ad oggi, è uno dei più brillanti autori di divulgazione scientifica a fumetti. Tra le sue numerose biografie di scienziati (da Feynman, a Turing, Hawking, Newton e Galileo Galilei) la prima ad essere stata tradotta in italiano è quella dedicata a Niels Bohr, uscita per Sironi Editore nel 2013, in occasione del centenario della pubblicazione del modello di atomo del celebre fisico danese.
Come si legge nella prefazione al volume, scritta dallo storico della fisica Fabio Toscano, sebbene il modello atomico di Bohr sia ormai stato scalzato dai principi della moderna meccanica quantistica, «della sistematizzazione concettuale di questa disciplina, che è oggi la teoria di riferimento per fenomeni fisici su scala atomica e subatomica, Bohr fu il principale architetto, e del suo complessivo sviluppo il modello di atomo del 1913 ha rappresentato una tappa cruciale». Un pensiero abbagliante rappresenta, quindi, un doveroso omaggio alla figura di un uomo che nel corso dei suoi 77 turbolenti anni di vita arrivò ad affermarsi come una delle personalità più significative della scienza del XX secolo.
Lungo le trecento pagine che compongono questo corposo volume, Ottaviani ricostruisce la traiettoria scientifica di Bohr, inserendola all’interno sia del contesto storico e politico nel quale si sviluppò, sia della sfera di relazioni intime e professionali che il fisico intrattenne con amici, famigliari e colleghi durante tutta la sua vita. La prospettiva ampia e sfaccettata a partire dalla quale l’autore sceglie di imbastire la narrazione è, in effetti, uno degli aspetti più interessanti e rivelatori dell’opera. Infatti, illustrando le dinamiche macro e micro che influirono sul dibattito scientifico di quegli anni (dai critici interrogativi riguardo l’uso delle armi nucleari, agli scherzi, brindisi e battute tra scienziati) il libro permette anche al lettore profano di comprendere fino a che punto la scienza non sia un campo avulso dalle implicazioni più concrete e quotidiane della realtà.
I disegni in bianco e nero, realizzati dall’abile mano di Leland Purvis, sanno raffigurare con disinvoltura i diversi piani narrativi della storia, alternando illustrazioni dal carattere realistico (spesso quasi cinematografico) a tavole marcatamente astratte, intese a restituire visivamente un mondo di fenomeni di fatto invisibili all’occhio umano. Dal punto di vista grafico, l’unica pecca del libro è la quantità a volte eccessiva di testi. In alcune pagine, difatti, i dialoghi e le didascalie si fanno talmente fitti da rompere l’equilibrio tra immagine e parola. Tuttavia, non si può negare che, data l’ampiezza del tema e l’accuratezza con cui viene affrontato, difficilmente gli autori avrebbero potuto ambire a una maggior sintesi senza vedersi obbligati a sacrificare qualche aspetto dell’opera. La complessità (e talvolta prolissità) che caratterizza il libro rispecchia, dopotutto, l’effettiva complessità della tematica che in esso viene trattata. Più che auspicarsi maggior concisione, conviene dunque approssimarsi alla lettura con una buona dose di curiosità e di pazienza, e inoltrarsi senza fretta in un libro tortuoso, ricco di ricostruzioni storiche, digressioni teoriche, riflessioni filosofiche e un gran numero di divertenti aneddoti quotidiani.
D’altronde, la difficoltà dell’esprimere verbalmente i contenuti delle scoperte scientifiche è insita nel titolo stesso del fumetto che, nella sua versione originale, si intitola, per l’appunto, “Suspended in Language”. Il tentativo di tradurre in termini linguistici le teorie che diedero il via alla rivoluzione quantistica non poté non portare a riflettere sui limiti e le possibilità del linguaggio. E, dopotutto, da sempre una delle sfide della scienza è quella di trovare le parole adatte per dire delle verità che spesso eccedono la consapevolezza umana della realtà. Come affermò Bohr stesso (che a quanto pare era un pessimo oratore): «Quando si tratta di atomi, il linguaggio può essere usato solo come si fa nelle poesie» e, pertanto, meglio accettare fin da subito che ci sono cose che per essere comprese richiedono percorsi tutt’altro che lineari.