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Imiri Sakabashira (Author)
December 2019
ISBN-10 : 882261612X ISBN-13 : 978-8822616128
Italian
224
other
Enter the strange world of Imiri Sakabashira, whose denizens are zoomorphic creatures that emerge from one another as well as their equally bizarre environs. The Box Man follows its protagonists along a scooter trip through a complex landscape that oscillates between a dense city, a countryside simplified to near abstraction, and hybrids of the two; the theme of hybridity permeates throughout. One is unsurprised to encounter a creature that is half elderly man, half crab, or a flying frog in this world where our guide apparent is an anthropomorphic, mollusk-like cat. Sakabashira weaves this absurdist tale into a seamless tapestry constructed of elements as seemingly disparate as Japanese folklore, pop culture, and surrealism.Within these panels, it becomes difficult to distinguish between the animate and the inanimate, the real and the imagineda tension that adds a layer of complexity to this near-wordless psychedelic travelogue.
The Box Man non è un fumetto di facile interpretazione, o, più esattamente, è un fumetto che può dare adito a molteplici interpretazioni. Opera del brillante genio di Imiri Sakabashira, è stato pubblicato per la prima volta nel 2004 sulla rivista AX. Ci sono voluti quindici anni, però, prima che apparisse anche in versione italiana grazie all’edizione del 2019 curata da Star Comic (alla cui linea editoriale si deve riconoscere il merito di aver introdotto in Italia il lavoro di uno dei maggiori esponenti del gekiga contemporaneo).
Se si volesse riassumere con una parola il contenuto delle 237 pagine di questo surreale volume, la parola più adatta potrebbe essere «viaggio». Infatti, proprio come in quei viaggi nei quali più che la meta conta il fatto di procedere passo a passo lungo un percorso non per forza ben definito, anche durante la lettura di The Box Man si ha la sensazione di starsi addentrando, senza una chiara destinazione, all’interno di un universo psichedelico e multiforme.
I tre capitoli che compongono il libro rappresentano una sorta di itinerario visionario lungo il quale si susseguono ininterrottamente ambienti, creature, artefatti di ogni tipo. Le tre sezioni non sono unite da un vero e proprio filo narrativo, piuttosto, ciò che accumuna le diverse parti dell’opera è proprio il senso di avanzamento costante, rappresentato, dal punto di vista grafico, in modo estremamente efficace. In effetti, i disegni di Sakabashira sanno imprimere alla narrazione un ritmo che, seppure incalzante, non risulta mai convulso. Il tratto dell’autore è sicuro, ben definito, e riesce a riprodurre un fluire di forme organico, certamente minuzioso, ma per niente soffocante. Tavola dopo tavola, l’occhio percorre con piacere gli innumerevoli dettagli che colmano ogni pagina, nelle quali la sovrabbondanza di immagini non risulta opprimente, ma anzi, si dimostra un elemento fondamentale per lo sviluppo di un racconto che proprio nell’affastellarsi di visioni assurde e discordanti rivela il proprio senso più profondo.
Definire il significato di un’opera come The Box Man in maniera univoca sarebbe riduttivo. Certamente in essa è racchiusa una critica alla società contemporanea, frenetica e schizofrenica. Per esempio, l’immagine del personaggio del secondo episodio, che con la sua scatola in spalla tanto ricorda le figure dei rider delle compagnie di consegne a domicilio, sembra un’allusione diretta al consumismo e al precariato che caratterizzano le nostre vite. Allo stesso modo, la creatura dotata di chele che sta rinchiusa in quella scatola, e che si rivela essere il padre del protagonista, potrebbe rappresentare la degenerazione fisica causata dalla vecchiaia e la tendenza della società odierna a isolare tutto ciò che decade. O, ancora, nel personaggio femminile dell’ultimo capitolo, si potrebbe scorgere un riferimento alla sessualità spasmodica e distorta dell’era digitale, mentre, nelle continue apparizioni di figure grottesche e inquietanti si potrebbe leggere un’allegoria dei disturbi psichici dei nostri giorni.
Tuttavia, per quanto si tratti di un libro effettivamente disseminato di elementi che rimandano in modo piuttosto esplicito all’assillante quotidianità della vita contemporanea, il contenuto di The box man va oltre la semplice critica sociale. Come si è detto poco sopra, il significato latente di questo fumetto pare risiedere nel senso di movimento che sa trasmettere al lettore. I lunghi silenzi, il continuo mutare dei luoghi, l’ininterrotto succedersi di avvenimenti mai risolutivi fanno di questo libro un’opera di osservazione più che un’opera di denuncia. Si ha la sensazione, infatti, che l’obiettivo dell’autore non sia quello di dare risposte, ma piuttosto quello di raccontare itinerari curiosi e contradditori che poi starà al lettore decidere come interpretare.