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Un'indagine del commissario Bordelli
Marco Vichi (Author), Werther Dell'Edera (Illustrator)
September 2010
ISBN-10 : 8860887801 ISBN-13 : 978-8860887801
Italian
112
blanco y negro
In un cimitero di Firenze, c'è una tomba di troppo. Come è possibile che Antonio Samsa giaccia sotto due lapidi, con due diverse date di morte? Quale segreto si cela in una dolorosa pagina della Storia italiana? Chi ha voluto nascondere un intrigo fatto di soldi, di bugie e di violenza? Il commissario Bordelli affronta una delle sue più difficili indagini, in un graphic novel evocativo e avvincente.
L’ adattamento a fumetti dell’omonimo racconto di Marco Vichi, “Morto due volte”, traduce in vignette una delle più nostalgiche e cupe indagini del Commissario Bordelli, nella quale si vedranno tornare a galla i detriti di un passato brutale ed ancora piuttosto recente. Uscita per Guanda Graphic nel 2010, questa graphic novel poliziesca ha il merito di saper inoltrarsi in faccende insidiose e piene di non detti, allusioni, mezze frasi e mezzi indizi, mantenendo vivo il senso di mistero senza, tuttavia, mai eccedere nella suspense o nell’ansia gratuita.
La vicenda ha luogo nella Firenze del primo dopoguerra. È il 1958, l’Italia sta uscendo dal trauma della Seconda Guerra Mondiale, ma gli strascichi del conflitto continuano riemergere quando e dove meno ce lo si aspetterebbe. Un giorno, passeggiando come suo solito tra le lapidi di un cimitero, divertendosi a calcolare mentalmente gli anni intercorsi tra la data di nascita e quella di morte dei vari defunti, il Commissario Bordelli si stupisce di trovare la lapide di un tale Samsa, nato proprio il suo stesso giorno. Ciò che lo stupisce, però, non è questa coincidenza, né tantomeno che l’uomo si chiamasse come il protagonista delle metamorfosi kafkiane, quanto piuttosto il fatto di ricordarsi di avere già trovato, in un altro cimitero, una lapide di un tale Samsa nato il suo stesso giorno, e che in quel caso la data di morte fosse un’altra. Il commissario si insospettisce e inizia a indagare il mistero di questa strana coppia di lapidi assegnate a uno stesso uomo apparentemente morto due volte. A poco a poco incomincia ad affiorare un intrico di fattacci inquietanti e per nulla trascurabili, che però, in un paese desideroso di lasciarsi alle spalle il proprio passato funesto, rischiano di venire seppelliti per sempre e dimenticati.
Il rapporto complicato e doloroso con la storia è l’elemento centrale di questa vicenda, la quale è fin dall’inizio avvolta in un’atmosfera profondamente malinconica che, verso il finale, si fa addirittura amara. Il commissario, difatti, una volta fatta luce sul marciume della misteriosa faccenda delle lapidi, dovrà fare i conti con l’impossibilità di far prevalere la verità senza che ciò si riveli causa di inutili sofferenze. Bordelli dovrà ammettere che la verità, per quanto importante, non è in grado da sola di riparare certi danni, e che comprendere il passato può aiutare ad accettare il dolore, ma non ad eliminarlo.
Un finale mesto, dunque, seppure in un certo senso anche lieto. Il protagonista accetta i propri limiti e le contraddizioni della realtà storica nella quale gli è toccato vivere e svolgere le proprie indagini. Con il suo aplomb, la sua aria taciturna, il commissario Bordelli è un uomo complesso, sfaccettato, non una macchietta o un tipico commissario all’italiana. È burbero ma affabile, trasparente e sfuggente al tempo stesso, né arrivista, né arrendevole. La complessità del suo carattere ben si confà a questa storia dai confini sbiaditi, della quale non è facile trarre conclusioni definitive e confortanti.
Questa sfuggente e contraddittoria graphic novel sa rendere i lati più scuri della psiche umana con sobrietà e chiarezza. I disegni di Werther dell’Edera sono espliciti, minimali, con un sintetico bianco e nero riescono descrivere la superficie degli avvenimenti e a insinuare tutto ciò che sta al di sotto di tale superficie e che solo in parte (e solo a volte) viene a galla. Con discrezione i testi e i dialoghi si accordano per arrivare a rivelare lo stretto necessario, poco alla volta, assecondando il ritmo di una narrazione degna dei migliori romanzi polizieschi.