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Olivier Bocquet (Author), Jean-Marc Rochette (Author), Paolo Cognetti (translator)
April 2021
ISBN-10 : 8867225901 ISBN-13 : 978-8867225903
Italian
298
color
L’Ailefroide sfiora i quattromila metri, non si trova sulle nostre Dolomiti, né tantomeno in Himalaya o Patagonia, ma nel massiccio degli Écrins, nelle Alpi francesi. I grandi alpinisti hanno di tanto in tanto sfiorato quelle vette, qui hanno aperto alcune vie. È sognando le loro imprese che la montagna di casa si trasforma per Jean-Marc Rochette nel totem di un’adolescenza stretta tra il collegio e l’assenza del padre. Jean-Marc non perde occasione per eludere la sorveglianza del direttore della scuola e andare a scalare, o a rifugiarsi al museo a contemplare i quadri di Soutine, per sperimentare i propri limiti e tentare di riconciliarsi col mondo. Autobiografia crudele e sensibile, "Parete Nord" è un racconto iniziatico in cui le prove fisiche si fondono con quelle della vita. Ambientata negli anni Sessanta-Settanta, l’autore vi ripercorre la perpetua ricerca di uno spazio di avventura e di libertà fra le passioni che da sempre lo muovono: la montagna e il disegno.
“Parete Nord” è un racconto autobiografico realizzato dall’illustratore e alpinista Jean-Marc Rochette in collaborazione con Olivier Bocquet. Nelle quasi trecento pagine di questa voluminosa pubblicazione, l’autore ripercorre i propri anni di formazione, trascorsi nell’effervescente clima politico e culturale della Francia a cavallo tra gli anni Sessanta e Settanta. Il protagonista della storia intraprende un cammino di scoperta su due fronti: quello alpinistico da un lato, quello artistico dall’altro. Difatti, le ambizioni giovanili di Jean-Marc sono determinate tanto dalla sua passione per la montagna come da quella per il disegno, entrambe nate alle pendici dell’Ailefroide, la cui cima, a 3954 metri, diventa per il giovane una sorta di simbolo di emancipazione da una realtà che percepisce troppo stretta ed opprimente.
Lungo il suo processo di maturazione il personaggio si rende conto che le esperienze vissute in montagna, per essere vissute appieno, esigono di essere raccontate una volta concluse. Il suo sogno di scalare la parete nord dell’Ailefroide, così, si trasforma in un obiettivo che eccede la semplice sfida agonistica, dal momento che l’alpinismo e la narrazione diventano per il protagonista due facce inscindibili di uno stesso vissuto. La capacità dell’autore di conciliare l’azione diretta e immediata della scalata, a quella più riflessiva e mediata dell’interpretazione e del racconto a posteriori, è ciò che conferisce spessore a quest’opera densa, lunga ed appassionante, in grado di sfuggire ai tipici cliché della narrativa di montagna. In effetti, come afferma giustamente Paolo Cognetti nell’introduzione alla versione italiana del libro (uscita nel 2021 per Ippocampo Edizioni), i racconti che appartengono al filone della narrativa alpinistica spesso e volentieri sono appesantiti da toni troppo sentimentali o provocatori, eccessivamente drammatici oppure laconici, come se in essi la voce narrante non credesse fino in fondo nella possibilità di rendere comunicabile le proprie esperienze d’alta quota. Ben diverso, invece, è il caso di Rochette. In “Parete Nord”, infatti, è evidente che l’autore non ha dubbi riguardo il potenziale espressivo del proprio linguaggio artistico, e a disegni e a parole riesce a dar forma a una narrazione che “attraverso la montagna parla della vita, la vita di un ragazzo tra i quattordici e i ventun anni, sfondando così i limiti del libro di alpinismo e facendone un grande romanzo di formazione”. Il centro della storia, dunque, non è la vetta, ma un processo di crescita contraddittorio e complesso che, a sua volta, può essere metaforicamente accostato all’immagine di una salita in montagna.
Il ruolo delle immagini, d’altra parte, è fondamentale nel percorso di formazione del personaggio. È attraverso la pratica del disegno che il giovane Jean-Marc impara ad osservare e giudicare la realtà che lo circonda e, infatti le sue tavole sono chiaramente il risultato di un lavoro di attenta e prolungata osservazione e riflessione. Ogni illustrazione del libro ci parla di una storia vissuta intensamente in prima persona. Con il suo stile evocativo e sintetico Rochette reinterpreta il proprio passato eliminandone i dettagli superflui e rendendolo interessante per chiunque. Perché, come si è detto, “Parete Nord” non è un libro sulla montagna, ma è un racconto di vita nel quale la montagna rappresenta un simbolo di crescita e di confronto