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Ciaj Rocchi (Author), Matteo Demonte (Author)
September 2015
ISBN-10 : 8899016127 ISBN-13 : 978-8899016128
Italian
157
color
“Primavere e Autunni” è una singolare graphic novel in grado di conciliare con semplicità ed eleganza tematiche, stili e registri diversi. Pubblicata nel 2015 dalla casa editrice Becco Giallo, il suo titolo trae ispirazione dai cosiddetti “Annali delle primavere e degli autunni”, ovvero, la cronaca ufficiale del Regno cinese di Lu (722 a.C.-481 a.C.) tradizionalmente attribuita a Confucio. Effettivamente, anche questo libro nasce con l’intenzione di costituire una sorta di cronaca, riproponendo una meticolosa ricostruzione storica della vita di Wu Li Shan: un ragazzo cinese immigrato in Italia negli anni Trenta, nonché nonno di Matteo Demonte, uno dei due autori del volume.
L’opera è strutturata in cinque sezioni, ciascuna delle quali prende in esame un singolo decennio della vita del personaggio coprendo un arco temporale che va dal 1931, anno dell’arrivo di Wu Li Shan a Milano, fino agli anni Settanta. Mentre in primo piano si delinea la vicenda di questo giovane immigrato, sullo sfondo si susseguono i principali eventi storici, geopolitici e sociali che marcarono i decenni centrali del ventesimo secolo, così che il racconto dell’intimità del protagonista si vede continuamente proiettato all’interno del più ampio contesto della storia mondiale. Da questa costante oscillazione tra gli eventi minimi appartenenti all’esistenza di un singolo individuo e i grandi avvenimenti che segnano la storia di un’epoca, nasce una narrazione minuziosa e allo stesso tempo emotivamente partecipata, capace di indagare dall’interno le dinamiche del fenomeno migratorio cinese in Italia e di riportare alla luce il punto di vista di chi vide sorgere e mutare tale fenomeno.
Come afferma l’autrice Ciaj Rocchi nel testo che chiude il volume, quella di Wu Li Shan è “una storia atipica, ma non unica; una storia simbolo, una metafora per raccontare in modo più ampio la storia della comunità cinese di Milano”; e, infatti, grazie al rigore filologico con il quale i due autori hanno raccolto e rielaborato documenti e immagini d’epoca originali, ricostruendo in maniera realistica e accurata il contesto in cui si svolsero i fatti narrati, la storia del protagonista diventa parte integrante di un vissuto comunitario condiviso, assumendo così un significato quasi simbolico, utile per interpretare anche altre vicende simili a quella di Wu Li Shan.
Il carattere paradigmatico che acquisisce il racconto è ulteriormente sottolineato dalle strategie grafiche dei due autori. Infatti, Ciaj Rocchi e Matteo Demonte, entrambi provenienti dal mondo del video making, hanno optato per allontanarsi dal formato del fumetto tradizionale, prediligendo inquadrature larghe, orizzontali, che spesso occupano l’intero spazio della pagina con un’unica immagine, come se si trattasse di uno schermo. Allo stesso modo, anche l’utilizzo dei testi risulta piuttosto atipico: le didascalie eccedono l’estensione usuale propria delle graphic novel e conferiscono alla lettura un ritmo piuttosto lento, quasi saggistico. La densità dei testi, d’altra parte, ben si accompagna a delle immagini molto statiche, misurate, nelle quali predomina una scala cromatica che si limita quasi esclusivamente ai toni seppia, i quali contribuiscono ad aumentare il senso di distanza cronologica rispetto agli eventi narrati nonché il loro valore storico e simbolico, trascendente l’intimità del singolo.
Un testo arricchente, dunque, e raffinato, capace di chiamare l’attenzione su un passato prossimo ma spesso poco considerato, dal quale provengono stereotipi e pregiudizi che, tuttavia, continuano a essere ancora fin troppo diffusi. Al di là dell’apprezzabile grazia estetica e semplicità del volume, la lettura di “Primavere e Autunni” è fonte di un’utile riflessione sulla realtà migratoria dei nostri giorni a partire da un’analisi completa del fenomeno che non trascura né i grandi movimenti storici, né l’essenziale concretezza della realtà dei singoli individui.
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